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12 Maggio 2020

Bagatelle per un massacro (1981)

12 Maggio 2020
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Bagatelle per un massacro (“Bagatelles pour un massacre”) o anche semplicemente Bagatelle, è un pamphlet del 1937 di Louis-Ferdinand Céline, il secondo in cui lo scrittore francese condusse una dura offensiva contro quella che considerava la “razza” ebraica, che chiarì la natura antisemita del pensiero di Céline. Il libro è scritto secondo il tipico stile dello scrittore, con uso di ellissi, iperboli, sintassi spezzettata, uso dell’argot, narrato in prima persona dal suo alter ego letterario, Ferdinand.

Bagatelle per un massacro di Louis-Ferdinand Céline, libro maledetto condannato dalla storia come ignobile, vergognoso pamphlet antisemita, opera-scandalo che al suo apparire in Francia (venne pubblicata nel 1937) trovò favorevolissima accoglienza tra il pubblico (contribuendo così suo malgrado a smascherare il diffuso sentire antiebraico del Paese) è insieme così simile e così opposta ai capolavori Morte a credito e Viaggio al termine della notte che avevano visto la luce soltanto pochi anni prima. Simile nell’ineguagliabile splendore narrativo e nella denuncia preziosa della sostanziale ipocrisia del vivere (o per dir meglio dell’esser vivi), e diverso fino ad apparire mostruoso nella scelta del bersaglio polemico (gli ebrei, anzi, l’ebreo, archetipo di tutti i mali, cuore oscuro dei peggiori complotti, segreto reggitore del mondo e causa prima e ultima delle sue disgrazie) e nell’accanimento posto a distruggerlo.

alcuni degli articoli ritrovati all’interno del libro

IL LIBRO ( prezzo: 75 euro)
Anno pubblicazione:
settembre 1981 – PRIMA EDIZIONE
Editore: Guanda
Legatura: Brossura
Luogo di pubblicazione: Milano
Condizioni: OTTIMO
Note Bibliografiche: traduzione a cura di Giancarlo Pontiggia, con una nota introduttiva di Ugo Leonzio
Curiosità:
all’interno ho trovato alcuni articoli tratti dal settimanale PANORAMA, a firma di autorevoli esponenti del giornalismo e della cultura, che discutono sui contenuti del libro. Ovviamente li ho lasciati.

La vicenda editoriale di Bagatelles è pesantemente condizionata dal suo contenuto di virulento antisemitismo. Il primo ritiro dal commercio era stato provocato da una causa intentata ad autore ed editore per diffamazione; dopo la fine del secondo conflitto mondiale fu Céline stesso ad opporsi ad una riedizione di questi testi.

Anche in Italia il caso editoriale delle Bagatelle è assai atipico, infatti venne tradotto parzialmente la prima volta da Luigi Alessio, noto come Alex Alexis (primo traduttore delle opere celiniane), nel 1938 per le edizioni Corbaccio. Restò nel catalogo ed ebbe alcune riedizioni fino al 1945 ed ebbe alcune edizioni non autorizzate. Poi uscì molti anni dopo (1976) sotto traduzione anonima e infine, in forma completa, nella fedele traduzione di Giancarlo Pontiggia, pubblicato da Guanda, solo nel 1981; fu ritirato dalle librerie nel 1982, solo tre mesi dopo la pubblicazione, “in seguito alla minaccia del legale della vedova Céline di muovere causa all’editore”

CHI È L’AUTORE
Louis-Ferdinand Céline, pseudonimo di Louis Ferdinand Auguste Destouches (Courbevoie, 27 maggio 1894 – Meudon, 1º luglio 1961), è stato uno scrittore, saggista e medico francese. Lo pseudonimo, con cui firmò tutte le sue opere, era il nome della nonna materna Céline Guillou..
Considerato un originale esponente delle correnti letterarie del modernismo e dell’espressionismo, Céline è ritenuto uno dei più influenti scrittori del XX secolo, celebrato per aver dato vita ad uno stile letterario che modernizzò la letteratura francese ed europea. La sua opera più famosa, Viaggio al termine della notte (Voyage au bout de la nuit, 1932), è un’esplorazione cupa e nichilista della natura umana e delle sue miserie quotidiane. Lo stile del romanzo, e in generale di tutte le opere di Céline, è caratterizzato dal continuo ed eclettico amalgamarsi di argot, una particolare forma di gergo francese, e linguaggio erudito, e dal frequente uso di figure retoriche, quali ellissi ed iperboli, oltreché dall’impiego di un dissacrante e spiazzante humour nero, che lo impose come un innovatore nel panorama letterario francese. La maggioranza dei suoi libri originano da spunti autobiografici, e sono narrati in prima persona da Ferdinand, il suo alter ego letterario.
Per le sue prese di posizione politiche e affermazioni in favore delle potenze dell’Asse, prima e durante la seconda guerra mondiale, esposte in pamphlet violentemente antisemiti, Céline rimane oggi una figura controversa e discussa. Emarginato dalla vita culturale dopo il ’45, il suo stile letterario fu preso a modello da alcuni scrittori che gravitavano attorno alla Beat Generation statunitense.

Fonti:  ilconsigliereletterario.com/

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