Non hai tempo di leggermi? Ascoltami!

(qui sotto dovresti vedere una barra audio, se non la vedi clicca sulla scritta in alto a destra)

“Marzo, il mese delle donne” certo rischia di essere un cliché trito e ritrito (vabbè qui si potrebbe aprire un discorso che sarebbe troppo lungo per una newsletter), ma voglio prendere il lato buono di questo cliché: fare focus su alcune tematiche che – chi mi conosce ben sa – mi stanno a cuore: la scrittura femminile.

E appena l’ho scritto mi si sono alzati i peli delle braccia: perché dobbiamo specificare “femminile” se è scritto da una donna mentre se viene scritto da un uomo la chiamiamo semplicemente “scrittura”? Anche qui il dibattito è troppo lungo per una newsletter…

Essere scrittrice, nei secoli, è stato come tessere una tela invisibile, un filo sottile che unisce l'ispirazione, la sofferenza e la solitudine, tracciando le parole su pagine che non sempre hanno trovato, o trovato immediatamente, accoglienza. La scrittura per una donna è stata - e continua a essere - una sfida, una lotta non solo con la propria interiorità, ma con le porte chiuse di una società che non sempre ha accolto il suo pensiero. E non mi riferisco solo al passato, purtroppo è una condizione molto attuale.

Qualche anno fa ho iniziato a dare voce alle scrittrici prendendo spunto dai libri sui miei scaffali (se vuoi leggere le trovi nel mio BLOG).
In Bookbank, proprio qui, tra i dorsi consumati e le pagine ingiallite, si celano le scrittrici del passato, quelle che la storia ha spesso ignorato, ma che non hanno mai smesso di raccontare. E non mi riferisco solo ai grandi nomi che hanno trovato fama (postuma, nella maggioranza dei casi) come Jane Austen, le sorelle Bronte, Virginia Woolf, Simone De Beauvoir, Elsa Morante…  ma soprattutto a chi è caduta nell’oblio.

Quante volte, sfogliando un vecchio volume, ci imbattiamo in un nome che non conosciamo? Quante volte una scrittrice dimenticata ci guarda dagli scaffali, come un’ombra che chiede di essere riportata alla luce?

Ecco: ho la presunzione di pensare che qui in Bookbank si possono trovare autrici la cui scrittura non ha perso la sua forza, nonostante le case editrici non le abbiano mai più ripubblicate. Non è merito mio, certo, è semplicemente la magia delle librerie di libri usati!

Riscoprire le scrittrici del passato significa restituire loro la voce che hanno perduto, è come rendere giustizia a un racconto che non merita di essere dimenticato. E così, pagina dopo pagina, riscopriamo non solo le autrici, ma anche il nostro stesso sguardo, che si fa più profondo e più ricco.

Per me leggere queste scrittrici è come dare nuova vita a una melodia che non smette di suonare: tra le righe di questi libri si nascondono racconti di coraggio, di lotte silenziose, di pensieri rivoluzionari, di amori impossibili e di mondi incantati. Scrivere, per queste donne, non era solo un passatempo: era la possibilità di dire “io ci sono”, di sfidare il silenzio che il mondo imponeva loro.

Il mio gesto ribelle? Leggere. Anzi, LEGGERLE. Perché ogni volta che una scrittrice viene letta, si riaccende una voce, si risveglia una parola che, da qualche parte, è stata messa a tacere. Le loro storie dimenticate tornano a parlarci con una forza che non ha tempo.

Un consiglio? Siate curiose e curiosi, non limitatevi ai grandi nomi.
(se vuoi qualche spunto clicca qui: BLOG)

==== Le scrittrici da bere tutte d'un  fiato ====

Le tisane letterarie Bookbank, un invito a riflettere

Prendendo spunto dalla rubrica che da qualche anno a marzo ho riservato alle scrittrici, ho pensato di creare la nuova linea di TISANE LETTERARIE BOOKBANK omaggiando proprio loro, le scrittrici che hanno saputo andare “in direzione ostinata e contraria” e affermare la propria identità.

Ogni tisana è stata creata con attenzione per riflettere l’essenza di queste autrici, utilizzando ingredienti che evocano le loro opere e la loro personalità. Le tisane sono disponibili in confezioni da 50gr, ciascuna accompagnata da una breve biografia o una citazione ispiratrice dell’autrice, per arricchire l’esperienza di degustazione con un tocco di cultura.

Spero che queste tisane non solo riscaldino le giornate invernali, ma anche lo spirito, invitando a riflettere sulla forza e la resilienza delle donne che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della letteratura.

Playlist letteraria
Playlist letteraria
Sapevi che tante canzoni si ispirano a libri famosi? La magia tra musica e letteratura è un legame antico, un mix sempre intrigante e pieno di energia. In questa mia rubrica "Playlist letteraria", ad ogni appuntamento ti presento una canzone ispirata ai grandi romanzi.

ascolta la canzone!

WUTHERING HEIGHTS, Emily Brontë - CIME TEMPESTOSE, Mia Martini 

Il brano “Wuthering Heights”  di Kate Bush (tratto dall'omonimo romanzo di Emily Brontë) ha ottenuto un enorme successo a livello globale, ispirando molti artisti a realizzare delle cover. Tra queste, spicca in modo particolare la versione di Mia Martini, che si distingue non solo per il suo impatto, ma anche perché è cantata in italiano: l’artista ha infatti curato personalmente la traduzione.

La canzone esplora il punto di vista di Cathy, i suoi desideri e sentimenti, proprio come nell’originale inglese. Tuttavia, mentre Kate Bush riesce a trasmettere una leggerezza che sembra incarnare il fantasma della protagonista, la voce matura e potente di Mia Martini esprime un profondo dolore legato all’abbandono. La sua intensa vocalità, insieme a un adattamento musicale più cupo e arricchito da suoni inquietanti rispetto a quello di Bush, conferisce al brano un’atmosfera lugubre e spettrale, tipica del romanzo. 

Ascoltando questa canzone, ci si sente avvolti da un senso di fantasmi e ricordi tormentosi. L’adattamento in italiano è presente nell’album dal vivo “Miei compagni di viaggio”, pubblicato nel 1983 dall’etichetta DDD.

 

==== Cosa succede a MARZO====

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