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“l’alunna è attiva e partecipativa, lavora meglio se in gruppo anche se tende ad assumere ruoli da leader”
Era scritto sulla pagella dopo l’esame di V elementare (sì, perché alla mia età si faceva anche l’esame di quinta elementare) e non avevo capito se fosse una frase positiva o negativa. Non lo aveva capito nemmeno mia madre che, nel dubbio, una ramanzina me la fece comunque.
A distanza di molti anni da quella pagella, devo ammettere che la mia inclinazione è rimasta la stessa: adoro lavorare in gruppo e credo fermamente nella forza della collaborazione. Non è un caso, in effetti, che in Bookbank siano nate idee fortunate proprio grazie all'unione: insieme a Jane abbiamo creato il “Teatime with Jane”, con Cecilia abbiamo ideato le “Tisane Letterarie Bookbank”, ora rinnovate grazie alla collaborazione con l’erboristeria L’Urtiga. Dall’amicizia con Elisa è emerso il progetto “C/Arte – mostre in BB”, e infine, con Sonia della libreria Fahrenheit 451, è fiorita una splendida collaborazione.
Molti considerano me e Sonia concorrenti, ma per noi non è mai stato così. Abbiamo scelto di collaborare, di unire le forze per dar vita a eventi particolari che singolarmente non saremmo riuscite a realizzare. Così è nato il progetto Transumanza Letteraria che racchiude un festival itinerante dei libri, serate di lettura e le nostre “famose” gite letterarie!
Ogni incontro che organizziamo diventa un’occasione per celebrare la bellezza dei libri, che siano nuovi o usati. Ci siamo rese conto che ogni libro ha una storia da raccontare, e insieme possiamo far scoprire queste storie a chi ci circonda. Vuoi sapere una cosa buffa? Non ci limitiamo a condividere eventi: ci scambiamo anche i nostri collaboratori. È bello sapere che, anche nei giorni più frenetici, possiamo contare l’una sull’altra.
Un altro esempio ben riuscito di collaborazione è il recente Festival del Pensare Contemporaneo: eravamo addirittura in sei librerie e altrettante libraie! Questo è stata la dimostrazione che collaborare non significa annullare le differenze, ma piuttosto valorizzarle. Ogni libreria ha una propria identità, una propria storia, e condividere questa unicità può portare a nuove opportunità.
E cosa dire del sodalizio nato per il Festival Profondo Giallo, poi diventato Festival della Nebbia? Addirittura siamo riusciti a mettere insieme diverse realtà piacentine: dai libri al teatro, dal cinema ai concerti…
E così, il messaggio è chiaro: insieme si possono costruire momenti magici, la vera forza risiede nella capacità di unirsi, abbracciare la diversità e creare rete. Perché alla fine, il mondo dei libri è un viaggio condiviso e ogni passo, fatto insieme, rende il cammino ancora più affascinante.
Oggi, dopo tanti anni da quella pagella, posso guardare indietro con un sorriso e una nuova consapevolezza: il mio gesto ribelle è continuare a credere nel potere della collaborazione, nella magia che si crea.
E forse, un giorno, mentre sorseggiamo una tisana letteraria, racconterò a mia madre che quella frase era davvero potente...
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