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Tre bambini piccoli sorridenti seduti in un prato, sullo sfondo una Fiat 850. È una vecchia foto a colori, decisamente sbiaditi, quella che sto guardando. Me l'ha inviata mia madre (ora che ha finalmente capito come funziona WhatsApp, non la ferma più nessuno), accompagnata da una scritta: “che bello che siete ancora così”.
Siamo noi tre fratelli, io sono in mezzo, tra Ivonne e Matteo.
È sempre stato così, son sempre stata in mezzo. Son sempre stata la piccola (anche di statura, in effetti) ma hanno sempre cercato di creare mondi per me, per farmi sentire “grande”, come loro.
Il mio triciclo era troppo lento per stare al passo con Matteo, così lui ha pensato di costruire un carretto con una cassetta dell'uva rubata dalla cantina, e con delle vecchie ruote prese chissà dove, legandolo alla sua bicicletta e viaaaaaaa, di corsa verso nuove avventure insieme. E mi sentivo grande, al fianco di mio fratello. (Poco importa se mi ha persa alla seconda curva, facendomi rotolare nella piazza del paese.)
Sognavo di diventare ballerina e Ivonne ha creato un palco tutto per me: il vecchio cassettone di mamma, con i cassetti semiaperti per creare un effetto scala, la lampada dello scrittoio puntata come un faro, uno specchio alle mie spalle e lei come presentatrice. E io mi sentivo importante, insieme a mia sorella. (Poco importa se poi mamma si è arrabbiata perché stavo per cadere dal cassettone, rompendo calze e specchio.)
Sai perché te lo racconto? Perché la cura che metto nel preparare le BBbox, i Colibrì, la Libraia tutta per sé... è la stessa che Ivonne e Matteo dedicavano nel creare lo scenario perfetto per i miei mondi, facendomi sentire importante e "sempre in mezzo". È la cura con cui ogni volta leggo e rileggo le email che mi mandate, cercando di cogliere i vostri sogni tra le righe. Vorrei che ogni volta che aprite una BBbox o un semplice pacchetto, o vi sedete sul soppalco per godervi il vostro buono felicità, possiate percepire quel calore, quella stessa sensazione di essere importanti e “sempre in mezzo”, proprio come mi sentivo io con i miei fratelli.
Quindi, anche se il libro non è perfetto (i libri usati spesso non lo sono), spero che possiate percepire l'affetto e l'attenzione che ci metto. Spero che possiate sentirvi "sempre in mezzo", proprio come mi sentivo io.
In un mondo che tende a rendere sempre più egoisti, questo è il vero gesto ribelle: mettere cura e attenzione nei gesti che dedichiamo agli altri. Sapere che sono importanti, per quanto piccoli possono sembrare. In fondo scegliere un libro o incartare una BBbox può davvero diventare il gesto che cambia la giornata a chi lo riceve. Io ci voglio credere. Con tutta la mia ribellione. |