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La domanda arrivò secca “qual è l'atto di ribellione più forte che hai fatto?”.
Avevo 30anni suppergiù ed ero a un corso di teatro. Ci guardammo e il silenzio fu pieno. Nessuno sapeva rispondere a quella domanda così [apparentemente] banale. Carlo Ottolini, il nostro maestro di teatro (e da allora per noi è rimasto IL MAESTRO) ci lanciò questa provocazione.
- “Mah... forse quando nonostante i divieti dei genitori son comunque andata a vari concerti" - "No, quella è stata una disubbidienza, non una ribellione. La ribellione è un atto riconosciuto e che porta delle conseguenze..."
A turno furono smontate tutte le nostre riposte e convinzioni: in conclusione nessuno di noi aveva mai fatto un gesto di ribellione. La risposta l’abbiamo trovata nel libro (che poi sarebbe diventato il nostro spettacolo), dove a un certo punto c’è questo dialogo:
«Quando sarai stanco di star lì cambierai idea!» «Non cambierò mai idea» «Ti farò vedere io, appena scendi» «E io non scenderò più» E mantenne la parola.
Illuminante, eh?
Quella di Cosimo è davvero una ribellione. Una di quelle grandi, che hanno conseguenze. Una di quelle che cambia lo sguardo delle persone che la incontrano. Sì, il libro che mi ha cambiato la prospettiva, dello sguardo e della vita è IL BARONE RAMPANTE di ITALO CALVINO.
Da allora ne colleziono copie di diverse edizioni e quando in Bookbank mi è capitata la PRIMA EDIZIONE EINAUDI "I CORALLI" 1957, ecco mi sono emozionata tantissimo. L'ho toccata con timore reverenziale, era perfetta: copertina telata intatta, pulita, solo una firma a matita del precedente possessore al frontespizio.
Il primo istinto (e anche il secondo...) è stato quello di portarla a casa. Però. Già, c'è un però...
Non ho potuto tenerla, era il primo anno di Bookbank e le spese erano troppe per non lasciarla andare. Ho pianto molto, lo ammetto, ma l'ho venduta. Mi son detta che prima o poi un'altra Prima Edizione mi sarebbe capitata tra le mani (ecco, dopo 10 anni di BB non è ancora successo, eh) e ancora non ho perso la fiducia.
Oggi ogni tanto ripenso a quella domanda.
Qual è l’atto di ribellione più forte che ho fatto? Adesso qualche risposta in più ce l’avrei e lì in mezzo di sicuro c’è la scelta di aver aperto Bookbank. Un azzardo, un sogno. Il mio posto ribelle.
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